Nel 2013 potrebbe essere superato anche il record storico del 2008. Trend positivo sia per i beni di consumo che strumentali.

I principali concorrenti europei nel periodo in esame hanno registrato tassi inferiori. Le esportazioni tedesche in Russia sono cresciute infatti solo del 2,5%, quelle polacche dell’8,9% mentre la Francia ha registrato una flessione: -21,6% (nel 2012 gli aumenti francesi erano legati ad una serie di contratti importanti nel settore dell’aerospaziale edella difesa).
Fra i principali partner UE solo le esportazioni dei Paesi Bassi sono aumentate in misura maggiore delle nostre: +22,3%. Tale dato, peraltro, ricomprende molte triangolazioni di prodotti italiani, ad esempio la quasi totalità di alimenti freschi (ortaggi, fiori ecc.).
I dati confermano l’Italia come il secondo esportatore in Russia fra i Paesi UE dopo la Germania.
Anche i dati dell’Ente statistico russo (Rostat) confermano questo trend indicando una crescita del 9% delle esportazioni italiane, nettamente superiore a quella tedesca del mercato russo per il nostro sistema imprenditoriale. Sono estremamente limitati i settori dove le nostre imprese sono in concorrenza con quelle russe, mentre rimane sostenuta la domanda di beni di consumo che la Russia non produce e di beni strumentali per rilanciare la produzione industriale.
Da un punto di vista settoriale, secondo dati forniti dall’Ufficio ICE di Mosca, anche nel 2013, tutti i principali comparti sono in crescita. Fa eccezione il settore arredamento mentre una variazione particolarmente importante emerge per l’agro-alimentare in crescita del 36,3% .
Fonte : NewsLetter Settembre 2013 - Ministero degli Affari Esteri
Nessun commento:
Posta un commento